Montebelluna è un comune della provincia di Treviso situato ai piedi dell’arco pedemontano tra pianura e collina.
Le prime tracce della presenza umana nel sito sono risalenti al Paleolitico medio, per questo Montebelluna viene definita una città paleoveneta. La nascita di un vero e proprio insediamento è da ricondurre al IX secolo a.C. ed è testimoniata da alcuni ritrovamenti cimiteriali come la necropoli di Posmon. Durante il periodo romano l’area continua ad essere abitata e ne sono prova i pavimenti a mosaico, resti in muratura, resti di fondazioni e altri reperti rinvenuti in anni di ricerche. (1)
Per quanto riguarda l’età medievale, l’esistenza della pieve di Montebelluna, ovvero di una circoscrizione ecclesiastica, è documentata a partire dal 1100 d. C. e coincide con la presenza di un castello medievale (area denominata Casteller) sulla sommità della collina che oggi corrisponde alla frazione di Mercato Vecchio. (2)
Il castello, o rocca, è una concessione imperiale di Ottone III a Rambaldo II, vescovo di Treviso, successivamente diventerà feudo vescovile e attorno al feudo si svilupperà il comune rurale. L’indipendenza dal laicato di cui godevano i feudi vescovili e la superiorità giurisdizionale dei vescovi rispetto ai signori, garantiscono al sito una permanenza considerevole nel tempo. (3)
Le vicende della città ruotano quindi, per gran parte della sua storia, attorno alla rocca, soprattutto per quanto concerne il commercio, elemento fondamentale per lo sviluppo di Montebelluna, il mercato assume a tal proposito un’importanza centrale nell’evoluzione del posto. (4)
Lo sviluppo del centro come fulcro commerciale è da attribuire anche alla sua strategica posizione geografica, la localizzazione tra la pianura e le Prealpi, all’imboccatura della valle del Piave, ha contribuito a trasformare il paese in un’importante via di traffico e luogo di scambio di merci. (5) L’esistenza di un’attività commerciale nella zona del castello è da ricondurre a prima del 1000 d.C. e prende ancora più rilievo a partire dal 1157 con la concessione, da parte di Federico I al vescovo Ulderico, di tutti i diritti esigibili nel castello di Montebelluna; ciò vuol dire che la riscossione delle tasse spetta solo al vescovo, il quale rinnoverà ai montebellunesi l’affitto ventinovennale. (6)
La struttura difensiva perde importanza nel corso del XIV secolo, nel 1337 vengono distrutte quasi del tutto le fortificazioni esterne, lasciando integra solamente la rocca. Con la guerra dei Cambrai, avvenuta nel 1509, e le distruzioni che ne seguono, si ha lo smantellamento definitivo del castello. A partire da quel momento, il sito perde irrevocabilmente la sua funzione militare, già indebolita precedentemente, ma permane l’importanza del mercato che continua a cadenza settimanale. (7)
L’area del Casteller viene poi assegnata alla Fabrica della chiesa, che designa quindi l’esistenza di una comunità. Durante l’antico regime (XVI-XVIII secolo), il territorio era suddiviso in podesterie, giurisdizioni territoriali veneziane, Montebelluna apparteneva al quartiere Campagna di Sopra della Podesteria di Treviso ed era suddivisa in cinque ville o comuni rurali, chiamati anche regole, i quali erano Posmon, Visnà, Pieve, Varda e Pederiva. (8)
Nel Cinquecento si registra la maggior presenza dell’antica nobiltà trevigiana sul territorio, la proprietà della terra cambia progressivamente nel corso del Seicento, la società si diversifica e vi è una stratificazione più articolata dei ceti, anche dal punto di vista economico. La crescita del comune prosegue lineare per tutto il Settecento, con lo sviluppo di nuove attività artigianali e produttive e nuove ville. Tuttavia, con la fine del secolo, arriva la crisi del vecchio sito del mercato; la popolazione si era da tempo stanziata in piano, la cima della collina non era più il cuore pulsante della città, tutte le attività sociali ed economiche stavano proliferando ai suoi piedi. La decisione di spostare il mercato dal colle al piano viene presa sotto l’amministrazione del sindaco Domenico Zuccareda nel 1872 che fa riprogettare il centro con la creazione di nuove piazze, strade e edifici, segnando la nascita della Montebelluna moderna. (9)
Dalla seconda metà dell’Ottocento fino ai primi anni del Novecento, Montebelluna vede una fase di sviluppo notevole, con la realizzazione della rete ferroviaria, il nuovo acquedotto, la costruzione delle carceri, la sistemazione della viabilità e l’istituzione della Banca Popolare. Purtroppo, la Prima Guerra Mondiale trasforma Montebelluna in una città al fronte, questo segna pesantemente la città e mette a dura prova le sue attività e i suoi cittadini. Nonostante le avversità della guerra, la reazione di ripresa è notevole e si riflette sulla declinazione dell’artigianato calzaturiero, settore già presente sul territorio, verso la specializzazione sportiva. Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’artigianato calzaturiero si consolida sempre di più fino a diventare industria, nascono così numerose aziende che si affermano a livello mondiale, rendendo Montebelluna la capitale della calzatura sportiva. Grazie all’industria calzaturiera, l’area risulta una delle più ricche d’Europa negli anni Ottanta e Novanta. (10) Il centro si sviluppa nel corso degli anni fino ad oggi, ottenendo il titolo di città nel 1972.
- (1) Cfr. Città di Montebelluna, Storia, 2024, [12/02/2024]
- (2) Ibid.
- (3) Cfr. Augusto Serena, Lucio De Bortoli (cur.) Cronaca Montebellunese, Montebelluna, Editore Canova, 1998. Edizione critica del 1998 a cura di Lucio De Bortoli del libro di Augusto Serena Cronaca Montebellunese, Treviso, Industrie Poligrafiche Longo & Zoppelli, 1948
- (4) Cfr. Lucio De Bortoli, Montebelluna La Fabrica di S. Maria in Colle, Montebelluna, Editore Canova, 1993.
- (5) Cfr. Gianpier Nicoletti, Le immagini del mercato. Il mercato di Montebelluna tra medioevo ed età moderna, in Montebelluna storia di un territorio. Cartografia ed estimi tra sei e settecento. Catalogo della mostra fatta nel 1992. Archivio di Stato, 1992
- (6) Cfr. Città di Montebelluna, Storia, 2024, [12/02/2024]
- (7) Cfr. Nicoletti, 1992
- (8) Cfr. Serena, 1992
- (9) Cfr. Città di Montebelluna, Storia, 2024, [12/02/2024]
- (10) Microturismo delle Venezie, 2024, [12/02/2024]