La frazione di Busta si estende nella zona sudoccidentale del comune. Anticamente anche Busta, insieme a Contea, faceva parte del commune di Posmon. (1)
TOPONIMO
Sul nome Busta vi sono delle incertezze etimologiche. Secondo un’ipotesi nome deriverebbe da “combusta” nel senso di terra bruciata, forse a indicare degli incendi al tempo delle invasioni barbariche.
PARROCCHIA
Nonostante Busta abbia un proprio edificio religioso, la parrocchia è unita a quella di Contea, infatti prende il nome di Busta-Contea. La chiesa di Busta è intitolata alla Madonna delle Grazie ed è stata inaugurata nel 1863. (2)
SIMBOLO
Il Postale è il centro civico della frazione. Si racconta che prima del ventesimo secolo ci fosse una stazione di posta nella zona di Busta. In realtà non sono presenti fonti storiche ad attestare la veridicità di questa informazione, in quanto le stazioni di posta registrate sul territorio nel corso della storia non erano situate nell’area coperta da Busta. (3)
PRODOTTO
In particolare, è stata scelta la sopressa come prodotto simbolo della contrada. La scelta di non utilizzare più animali da cortile durante il mercatino è stata presa nel dopo pochi anni dall’inizio della manifestazione, perché il trasporto era causa di forte stress per gli animali. (4)
COLORE
Si tratta di un colore a metà tra il rosso e il marrone, probabilmente scelto per il richiamo alla terra. (5)
- (1) Lucio de Bortoli [Montebelluna e Territorio Rassegna Storica – debortoliluciostoria], (2021, 26 luglio), Facebook, Lucio de Bortoli [Montebelluna e Territorio Rassegna Storica – debortoliluciostoria], (2019, 26 febbraio).
- (2) Parrocchie, Parrocchia di Busta-Contea, [15/02/2024]
- (3) Cfr. Lucio De Bortoli, Montebelluna nel 1931. Guida commerciale, industriale, amministrativa e agricola di Treviso e provincia, Montebelluna, Danilo Zanetti Editore, 2019
- (4) Cfr. Leonardo Signori (cur.), Palio del Vecchio Mercato. Montebelluna 1990-2019. Trent’anni di Palio, realizzato da Comitato Ente Palio città di Montebelluna, 2019
- (5) Ibidem